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Book Therapy. Come un libro può aiutarmi.

Ed eccoci finalmente alla novità tanto attesa…

Booktherapy (Libro terapia), perché? Che cos’è?

Un passetto indietro per capire. Il mio amore per i libri è cominciato molto presto, grazie sicuramente al bel ricordo di me appoggiata a mia mamma Marina che me li legge, momento assolutamente imperdibile della giornata che si concludeva sempre così, e che certamente ripeto, ogni sera, con mia figlia Ninarose Marie.

I miei preferiti erano i libri profumati della Mursia (serie Beccogiallo) e la serie di audiocassette e fascicoli illustrati C’era una volta (ah quanto pomeriggi passati ad ascoltarle sul mio letto col copriletto rosa della casa in campagna dove sono nata).

Il primo libro vero che ho letto da sola e stato “Pinocchio” di Carlo Collodi, una meravigliosa versione integrale con la copertina rigida, ricevuto come premio per il miglior presepe dalla Pro loco di San Lorenzo di Manzano (Ud) credo nel 1989 (perché nel Natale 1988 ero in prima elementare per cui dubito di aver potuto leggere un librone da sola).

Avevo appena imparato a leggere, insegnatomi dalla maestra Cinzia Durli e ci ho messo una vita, ma mi ricordo ancora molto bene la sensazione di quando terminai l’ultima pagina e mi resi conto di avercela fatta, di aver letto un librone vero e proprio da sola. Lo raccontai a tutti!

Da quel momento ogni volta che leggo l’ultima pagina di un libro provo quell’ emozione, anche se sicuramente ha delle sfumature diverse in base allo specifico libro che sto per terminare.

Ho sempre letto, tranne una pausa molto sofferta (mi sono mancati!) verso il primo e secondo anno di mia figlia, soprattutto quando lavoravo in Giordania, non ce la facevo, dopo 13 ore al giorno di ospedale, in più allattavo, ero esausta.

Dunque Booktherapy, che cos’è in breve e senza fronzoli: è un tipo di terapia che mi è sempre interessato molto ma vuoi per impegni lavorativi (quando sei in missione non hai proprio la mente così serena per impegnarti nella sfera intellettuale, resti e devi essere molto pratica, specialmente in emergenza), vuoi per non aver trovato nessun corso che mi sembrasse particolarmente ben fatto e degno di essere pagato (purtroppo molti corsi online erano e sono svolti da persone poco qualificate o cmq volti al profitto economico più che a vera e propria condivisione  di sapere) non l avevo mai studiata seriamente, fino a questa seconda fare di pandemia Covid 19; quando cercando cercando ne ho trovato uno che mi è sembrato valido in lingua inglese.

Insomma non vi annoierò ancora con tutta la lunga teoria, che sicuramente a me è servita ma in concreto: ci sono vari libri adatti ad ognuno di noi, in ogni fase, esperienza o momento emotivo delle nostre vite, e il libro-terapista sa consigliare quali, almeno alcuni.

Io parlo poco di libri emotivi o motivazionali, che non apprezzo particolarmente, soprattutto perché, chi mi conosce lo sa e a fine articolo lo specificherò, vedo che ormai tutti scrivono tutto e la professionalità non si trova sempre.

Perché funziona?

In ogni momento, il leggere di qualcun altro nella mia simil situazione mi può aiutare, per esempio mi fa sentire meno sola, meno sfortunata, meno vittima: mi fa capire che quello che sto passando non è successo solo a me ma ad altre persone. Leggere di qualcun altro che è riuscito a superare un momento difficile o ha trovato una determinata soluzione ad un determinato problema mi può anche dare delle idee, mi può motivare, mi può mostrare altre possibilità. Immedesimandomi nel protagonista o in un personaggio del romanzo che sto leggendo, mi regalo la possibilità anche di esperire diverse realtà, diverse modalità del vivere, del sentire; molti autori sono bravi nello spiegare a parole l’inspiegabile di certi vissuti emotivi che mi accadono, perché probabilmente l’hanno vissuto o sono dei geni della letteratura e della scrittura.

La modalità che seguirò io non sarà consigliarvi libri che io non ho letto ma che solitamente vengono consigliati da counsellor o coach vari (senza basi sanitarie) che ricevono percentuali sulle vendite di tali libri (che dura che sono lo so, ma è pura realtà!) ma consigliarne solo di profondamente “analizzati” e vissuti da me in primis.

L’obiezione ben accetta è che quel che vivo io sarà senz’ altro filtrato dal mio sentire personale, ma appunto, come accade in terapia, grazie al mio lavoro, dopo anni di esperienza clinica sia come paziente che come psicologa; credo di essere ormai in grado (non sempre) di filtrare il mio personale, di esserne almeno consapevole e ne terrò conto; e gli articoli delle recensioni e ricette letterarie avranno come sempre la possibilità di essere criticati o meno con la propria opinione e vissuto personale. Ben accette quindi le vostre più svariate opinioni.

Chiaramente i libri scelti sono libri che io ho scelto di leggere, per cui non troverete mai un Ken Follett o un Dan Brown o simili, che non amo per nulla.

Ogni libro, oltre alla mia opinione personale, includerà quindi la ricetta terapeutica dello stesso, quindi:

  • Questo libro può esserti d’aiuto se sei in un momento…
  • Questo libro può aiutarti se stai attraversando sintomi relativi ad Ansia, Depressione, Attacchi di Panico, Lutto ecc. o se stai vivendo Delusione, Rabbia, Solitudine, Isolamento, Tristezza, ecc.

una sorta di ricettario letterario insomma.

Desidero sottolineare che la Book Therapy è particolarmente funzionale per gli adolescenti e per i bambini: scegliere il libro giusto può fare davvero molto, e una lettura sbagliata anche (specialmente in pre-adolescenza ed adolescenza dove ci si immedesima molto coi personaggi reali o irreali che si incontrano o nella fase 4-6 anni in cui accade lo stesso) . Sono benvenute tutte le richieste da parte dei genitori o dei ragazzi stessi.

E’ chiaro che per avere delle ricette letterarie ad hoc sarà necessario o essere un mio paziente e voler includere nel percorso che si sta compiendo questa modalità d’aiuto (mi capita spesso di consigliare già dei libri) o , se non si desidera cominciare un percorsi interiore/psicologico/emotivo, si può fare una richiesta di consulenza da book therapist specifica ed individualizzata.

 

Buone letture dunque a tutti!

 

A presto con la prima recensione!

 

 

Breve excursus:

Per la Book Therapy, come per ogni modalità d’aiuto psicologica, è necessario essere un professionista della salute riconosciuto e facente parte di un albo professionale che può controllare se uno dice una fandonia o meno e se lavora in linea con i principi della professione stessa.

Purtroppo oggi e sopratutto online tutto è accessibile a tutti, spesso vedo che si gioca sulle debolezze delle persone anziché sulle potenzialità, a scopo lucrativo.

Le persone che navigano in rete non sempre hanno filtri culturali o di conoscenza per poter selezionare vere professionalità: questo porta al rischio di incontrare persone che danno molti consigli o indicazioni senza basi scientifiche o cliniche comprovate e rischiano talvolta senza rendersene conto di fare gravi danni e di togliere possibilità di crescita alle persone, rendendole dipendenti per motivi economici o comunque mostrando idee personali come fossero indicazioni terapeutiche professionali.

Attenzione dunque alle fonti: rivolgiti sempre ad un professionista qualificato e nel caso di indicazioni che hanno a che fare con le tue emozioni e la tua salute, ad un professionista sanitario.

studioparvati

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